Un po’ perche’ siamo in estate, periodo in cui, grazie alle ferie, aumenta il tempo libero, un po’ perche’ arriva il mio compleanno (occasione nella quale fornisco a chi di dovere una lista di libri che mi interessano), mi ritrovo a pensare al il libro e alla lettura in generale.
In famiglia siamo tutti lettori, compresa la mia bimba di quasi quattro anni che, pur non sapendo ancora leggere adora i volumi delle enciclopedie sugli animali; io e Michela consumiamo assieme circa una dozzina di libri all’anno, a volte nuovi libri, altre invece rileggiamo i libri che piu’ ci piacciono.
In questo momento sto leggendo “Zodiac” di Neal Stephenson, scrittore che ho scoperto qualche anno fa con il massiccio “Cryptonomicon” e del quale sto completando la bibliografia. In attesa ho “Duma Key” di Stephen King e “Silenzio assoluto” di Frank Schatzing, mentre il libro che ho appena terminato e’ “Detto, fatto! L’arte dell’efficienza” di David Allen.
Su King non c’e’ proprio bisogno di scrivere alcuna parola (giusto un piccolo promemoria, se continua con questo gli mettero’ in conto l’ampliamento della libreria!
Frank Schatzing l’ho invece scoperto con “Il quinto giorno”, un tomo di oltre mille pagine che mi ha veramente appassionato, uno di quei libri che inducono il bisogno di leggere piu’ pagine possibile ad ogni sessione di lettura; stessa sorte anche per le altre sue opere, “Un mondo d’acqua” e “Il diavolo nella catterdale”.
David Allen e’ un consulente che aiuta le persone a gestire i propri impegni al meglio e senza stress: ha raccolto la sua esperienza ventennale sul campo ed ha realizzato un libro chiaro e semplice da capire, molto simpatico nella lettura. Non lo avete inquadrato? E l’acronimo GTD vi dice niente? Allora chiedete a Google!
Neal Stephenson merita qualche commento in piu’.
Come dicevo, l’ho scoperto con “Cryptonomicon”, libro che acquistai, come mi capita a volte, per motivi estranei all’argomento: le dimensioni, una curiosa rilegatura color oro e una altrettanto curiosa assonanza con il “Necronomicon”, famoso libro mai(?) esistito di Lovecraftiana memoria.
In seguito ho letto i primi due volumi del cosidetto “Ciclo barocco”, e cioe’ “Argento vivo” e “Confusione”, un po’ piu’ impegnativi, ma molto molto soddisfacenti; qui pero’ nasce un grosso problema, il terzo ed ultimo volume del ciclo, pubblicato nel 2004, non e’ ancora tradotto in lingua italiana!
Il rischio di rimanere con la trilogia ridotta di un terzo e’ piuttosto elevato: ho anche scritto una mail alla Rizzoli per avere notizie al riguardo, ma ad oggi, circa tre settimane dall’invio, ancora nessuna risposta.
Ma se proprio volete cogliere la parte piu’ visionaria di Stephenson, beh, vi consiglio di leggere “Snow Crash”, un libro edito nel 1992 che narra le surreali avventure di Hiro Protagonist nel mondo reale e nel cosidetto “Metaverso”, un mondo virtuale popolato di avatar: i Linden Lab non hanno inventato niente di nuovo con Second Life…
Questo dovete veramente averlo!
Ma il mondo dei libri e della lettura ha sia una parte passiva che una parte attiva: riusciro’ mai a realizzare il sogno di scrivere un libro?
Alla prox
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