Oggi mi è stato consegnato dal postino il numero 5 della edizione italiana di Wired.
Non ho ancora tolto la rivista dal cellophane, ma una acuta osservazione della mia collega Francesca è stata sufficiente per farmi apprezzare questo numero così, senza leggerne il contenuto.
L’acuta osservazione è relativa alle due parti visibili della rivista chiusa, e cioè la copertina e il retro (spero che la terminologia sia corretta).
In copertina è riportata l’anteprima di una serie di articoli legati allo spazio, anteprima che riporta a chiare lettere l’assenza di convenienza in un eventuale ritorno sul nostro satellite, auspicando di puntare direttamente su Marte: un ben visibile “NO ALLA LUNA”.
Ora, non ho letto il contenuto dell’articolo, e non ho conoscenze di astonomia e scienze similari, ma il messaggio mi piace, lo trovo assolutamente non banale, e innovativo.
Ora passo al retro, che è una pagina pubblicitaria.
La pubblicità è relativa ad una famosa marca di orologi, e mostra una immagine di John .F. Kennedy nell’atto di pronuciare la frase che si trova stampata alla sinistra del volto, “We choose to go to the moon”.
Non so se questo contrasto è voluto o meno, ma lo trovo interessante.
Altri tempi, altri obiettivi. Il mondo, per fortuna, si evolve.
Alla prox
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