Rieccomi a testare Giorgio Faletti nelle vesti di scrittore, seguendo questa volta l’ordine cronologico dei suoi libri, il modo migliore per testare un autore.
Devo ammetterlo, sono partito un pò prevenuto vista l’esperienza con “Pochi inutili nascondigli”, ma d’altra parte un libro di racconti è una cosa particolare, ed è facile che la media non sia alta.
Ma dopo le prime pagine mi sono dovuto ricredere, avevo di fronte una storia molto molto coinvolgente, scritta con uno stile abbastanza buono (ma è il primo libro, ci può stare), storia nella quale si muovono personaggi ben definiti, davvero un bel romanzo.
Jean-Loup Verdier, dj di successo che lavora a Radio Monte Carlo, durante la sua trasmissione, di punta nel palinsesto, riceve una strana telefonata, di circa una dozzina di secondi, contenente solo due parole, “Io uccido…” che sfumano in una musica armoniosa e coinvolgente. L’emittente è scossa dall’accaduto, ma l’idea é che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto.
L’opinione generale cambia quando, al mattino, vengono rinvenuti su di una barca i cadaveri di una giovane campionessa di scacchi e di un pilota di Formula Uno, orrendamente mutilati, e su un tavolo, scritta con il sangue, la frase “Io uccido…”
Si occupano del caso Frank Ottobre, agente dell’FBI, e Nicolas Hulot, commissario della Sûreté publique, entrambi con un passato travagliato che li ha resi amici.
La caccia all’assassino, che in breve tempo viene battezzato “Nessuno” è difficilissima, sembra di trovarsi di fronte ad un fantasma, che si prende gioco degli investigatori proseguendo nella sua catena di omicidi e mutilazioni.
Ma le rivelazioni e i colpi di scena porteranno alla cattura di Nessuno, e alla soluzione del suo mistero.
Consigliato.
Voto finale: 8/10
Alla prox
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