Questo post riporta le varie peripezie e la soluzione finale al problema che mi ha attanagliato per una decina di giorni, e cioè la parziale impossibilità di navigare utilizzando la rete wireless di casa.
Dico parziale perchè in effetti ero in grado di connettermi e autenticarmi sull’access point, e anche di fare una navigazione consultativa (leggi ricerche su Google), ma curiosamente non riuscivo ad accedere a siti che richiedevano una autenticazione, oppure che facevano uso di AJAX o tecnologie similari.
Spiegato in stampatello, ero fuori da GMail, GReader, Facebook e Clipperz, giusto per fare qualche nome…
Un malfunzionamento del genere non mi era mai capitato, generalmente una configurazione di rete così semplice (portatile -> access point -> doppino telefonico) o va o non va.
Per complicare le cose, un giorno prima del malfunzionamento ho aggiornato il SO del portatile da 8.10 (Intrepid Ibex) a 9.04 (Jaunty Jackalope), aumentando così le possibili cause.
Non mi dilungo ad elencare tutte le prove che ho fatto, anche perchè sono state così tante che non le ricordo, ma la svolta è stata il leggere questo post (che ringrazio per la citazione!). Venivano elencate delle modifiche da apportare via sysctl allo stack di rete, modifiche che però non hanno portato al risultato sperato.
Ma sentivo di essere sulla strada giusta, e in un altro post del medesimo blog ho trovato la soluzione al problema, e cioè la necesstià di una impostanzione manuale del MTU a 1492.
Cosa diavolo è l’MTU, oltre ad essere un numerino che non faceva funzionare a dovere la mia connessione alla rete?
Chiedendo lumi a Wikipedia, si scopre che l’acronimo significa Maximum Transfer Unit, ovvero Unità Massima di Trasferimento, e sta ad indicare la dimensione massima che può avere un pacchetto di rete, relativamente all’interfaccia di rete.
Il problema è che non tutti gli host attraversati dalla sorgente del pacchetto alla destinazione hanno il medesimo MTU, e quindi il pacchetto originario necessità una spezzettatura, detta in gergo frammentazione, indispensabile per la comunicazione, ma onerosa per gli host che devono frammentare e riassemblare il pacchetto.
Per farla breve (se siete curiosi la pagina di Wikipedia mi sembra piuttosto chiara nei dettagli), penso che il problema sia legato alla decisione sul numero minimo di MTU per evitare la frammentazione: senza questo, appunto, il mio portatile provava e riprovava a inviare pacchetti con un MTU errata per il percorso da compiere.
Appena ho forzato il valore a 1492, tutto si è messo a funzionare come per magia :)
La prova del nove l’ho fatta con l’EEEPC 701, carrozzato Ubuntu anche lui, e, cvd, il cambio del valore a 1492 ha miracolato anche lui.
Alla prox
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