Mi ritaglio un poco di tempo per un breve reportage sul weekend appena trascorso, passato a Venezia assieme a Francesca, Cinzia, Barbara e Renata.
L’obiettivo principale della gita era la visita alla Biennale, la prima per me, e ovviamente trascorrere dei bei momenti assieme ad amiche vecchie e nuove. Obiettivi realizzati al 100%.
Il viaggio (A/R)
La Romea non sarebbe da percorrere il venerdì pomeriggio, ci sono i camion; ma è andata bene ugualmente, si è chiacchierato allegramente, e i chilometri sono scivolati via senza troppi problemi. A Mestre, parcheggio bazza in una via laterale della Miranese, poi bus fino alla stazione di Venezia, e battello fino a Rialto. Medesimo tragitto al ritorno, con un pò di stanchezza in più ma molti camion in meno. Direi un’ora in meno rispetto all’andata. Nota sui battelli: il biglietto (multi)giornaliero conviene parecchio.
La camera
Stanza da quattro, tramuta in equivalente da cinque, il bagno e un letto di sotto (Renata), altri quattro nel soppalco (il resto della ciurma). La camera, assieme ad altre, per un totale di circa 70 posti letto, fa parte della foresteria della Chiesa Valdese e Metodista di Venezia. Il palazzo che la ospita è incantevole, la gente che la gestisce estremamente ospitale, e si trova a due passi dal ponte di Rialto e da p.zza San Marco. La soluzione è una specie di B&B, ma molto economico (non ai livelli dei b&b di Roma Termini) , due notti poco più di 50€ a testa, assolutamente consigliato per un ipotetico soggiorno in laguna. Nota: la Chiesa Valdese ha altre foresterie in parecchie città, da tenere presente.
Venezia #1
Splendidamente decadente, una serie di isolotti che fingono di essere una città, ma che devono continuamente fare i conti con l’acqua. Adoro questo elemento, e non posso che apprezzare questa città che quasi ci galleggia sopra.
Svegliarsi al mattino e vedere l’acqua a pochi metri in basso è molto bello, poi scendere e passeggiare su e giù per i ponticelli, nell’aria ancora frizzante, una figata.
La Biennale
Premessa: di arte ci capisco veramente poco. Nel senso, non ho basi sulle quali giudicare tecnicamente un’opera, e quindi apprezzo o meno solamente in funzione delle emozioni che mi induce. Abbiamo (io e Barbara) visitato i Giardini e l’Arsenale nel giorno di sabato, dedicandoci esclusivamente a ciò che d’istinto ci piaceva, tralasciando il resto; e arrivati a sera, tirando le somme, abbiamo visto molte cose interessanti.
Venezia #2
Venezia NON è cara.
Il caffè l’ho pagato 0,9€ anche in luoghi abbastanza turistici, tipo il bar all’ingresso dei Giardini. Ah, a Bellaria lo pago 1€. Due cene in osteria, mangiando e bevendo bene, poco più di 20€. Birra e/o bibita presa passeggiando, prezzo assolutamente allineato. Forse sarò stato fortunato…
Le amiche
Sono stato veramente bene. Il fatto di essere l’unico uomo in mezzo a quattro donne non mi ha pesato per nulla, anzi mi sono molto divertito. Le amicizie esistenti si sono confermate molto belle, quelle nuove prenderanno la stessa direzione; siamo inoltre in contatto con Lorenzo e Alessandro, due ragazzi modenesi conosciuti durante la prima cena in osteria e reincontrati alla seconda: si prospetta una trasferta nel modenese :)
Chiudo con qualche foto sparsa, e rimando la curiosità al photoset completo qui:
Alla prox
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2 risposte a “Weekend a Venezia”
Venezia è cara solo per i polli…
Se sei Veneziano riesci a viverci, come in qualsiasi altra città, se devi fare lavori a venezia, bé, è li che cominci a spendere… Immagina, tutti i trasporti via mare… E non a buon prezzo…
Matteo hai ragione al 100%. La mia cosiderazione veniva da una discussione seguita qualche tempo addietro su FriendFeed, dove uno si lamentava di aver pagato una bottiglietta d’acqua una cifra esorbitante in piazza San Marco (il pollo). Venezia non è differente dalle altre città, è sufficiente un pò di accortezza :)