La ditta presso la quale lavoro si trova in una zona industriale come ce ne sono tante, appena fuori da Cesenatico, un piccolo reticolo di strade e cemento circondato dai campi. Proprio accanto al capannone c’è un fazzoletto incolto ancora privo di costruzioni. Ogni anno, circa in questo periodo, cominciano ad apparire gli insetti, a ondate. Probabilmente è una cosa normale, ma il vederli contrastati sul grigio del cemento fa risaltare molto la cosa delle ondate. Si comincia con dei coleotteri neri grossi e lenti, che sembrano passare il 90% della loro vita pancia all’aria, poi le prime vespe, che costruiscono piccoli nidi a rotta di collo. Poi un mare di ragnetti rossi, se ti fermi un attimo a guardare a terra vedi ne vedi brulichìo. Ecco, da ieri sono tornati fuori i ragni un po’ più grossi e pelosi, come quello in foto. Avanzano a scatti, e li vedi come se ci fosse una luce stroboscopica ad illuminarli. Di solito ne vedo tre, uno per segmento di ringhiera, fermi in attesa di una preda, e invece ieri ce n’era un quarto, sul muro esterno, proprio quello più su, che mi guardava quasi dicendo “Cazzo guardi?”. Ovviamente non sono stato a spiegargli lo stupore che crea ogni primavera la cosa delle ondate; ho provato però a spiegarlo ad un collega, arrivato al momento della foto, e niente, aveva la stessa espressione del ragno. Bah.