Quella chitarra che gratta, quella specie di suono di accordo, di prova, è lei che mette in moto tutto: sento i muscoli che guizzano, che si preparano a scattare, e poi niente, devono tornare a bada. Perché ha questa potenza, che però è compressa, tenuta per lo più chiusa, e quando esce, boooom, mi si rizzano i peli delle gambe. E non succede spesso, giuro.