Sono pronta.
Mi stacco dal capello e comincio a scendere.
Scivolo piano sulla pelle e man mano mi ingrandisco.
Punto verso l’occhio seguendo il movimento ritmico.
La testa si muove deviandomi verso la guancia.
Continuo la discesa tra peli di barba fino al mento.
Un attimo di stallo, poi il movimento ritmico si fa più forte.
Mi stacco, cado e ho paura.
Atterro, ed è di nuovo pelle.
Sono ai lati di una bocca, senza peli questa.
Un mondo diverso ma che si muove allo stesso ritmo.
La bocca si allarga e ne esce una lingua carnosa che mi lecca via.
Non ho paura.