Categoria: musica

  • Foto con il tappo davanti

    Il cantante che da solo sistema scaletta e cavi sul palco, nella penombra, i faretti a media potenza, che riescono comunque a disegnare tubi di luce nell’aria.

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  • Assemblea musicale teatrale

    Quando lavoravo su a Bologna, dal ’96 al ’99, un mio collega mi passò un disco dell’Assemblea Musicale Teatrale, un gruppo genovese di fine anni ’70. Ci ho messo 10 anni per ricordare come diavolo si chiamavano, ma ora ce li ho.

  • Les Paul (1915-2009)

    Ho letto la notizia questa mattina su Repubblica, e mi sono sentito un pò triste.

    Alla veneranda età di 94 anni è morto Lester William Polfus, meglio conosciuto con il soprannome di Les Paul. Una pietra miliare della musica come oggi la conosciamo, un grande chitarrista, e una chitarra portante il suo nome che di sicuro ha affollato i sogni di molti ragazzini affascinati dalla musica rock.

    Qualche artista in debito con quest’uomo? The Edge (U2), Jimmy Page (Led Zeppelin), David Gilmour (Pink Floyd), Bob Marley, Slash (Guns’N’Roses), Eric Clapton…

    Ancora più commovente è questa immagine, che appare sulla homepage della Gibson:

    lespauldiesat94
    [Fonte: gibson.com]

    Addio, Les.

    Alla prox

    [tags]les paul, gibson[/tags]

  • CaterRaduno 2009

    Ieri sono andato a Senigallia, assieme al mio amico Piero, per seguire la penultima giornata del
    CaterRaduno 2009, l’annuale incontro organizzato dalla famosa trasmissione di RaiDue
    Caterpillar.

    Gli eventi della giornata di ieri ai quali ho assistito sono stati, in ordine cronologico, l’asta di beneficienza per l’associazione Libera, il concerto di Giuliano Palma and the Blue Beaters, e le fasi finali del contest Beach Factor, nel quale chitarristi improvvisati si sono sfidati a colpi di plettro. I contendenti si sono alternati sul palco con tre gruppi ascoltati più e più volte alla radio: Alessandro Mannarino, la Banda Elastica Pellizza e Naif.

    Tralasciando il concerto di Giuliano Palma, ascoltato poco causa necessità di cenare, gli altri due eventi sono stati veramente molto belli.

    Cominciando dalla finale di Beach Factor, i conduttori Cirri e Solibello sono stati in grado di tenere ben incollata a terra, perchè in effetti eravamo tutti seduti al suolo, una piazza (quella del Foro Annonario) gremita per ben due ore e mezza a partire da mezzanotte; hanno di sicuro contribuito la bravura dei gruppi alternatisi sul palco, la simpatia (e il coraggio) dei chitarristi improvvisati, e la “severità” della giuria, composta da Marco Santin della Gialappa’s Band, Don Tonio, ribattezzato per l’occasione in Don Morgan, e Alessandro Piccinini, ideatore tra l’altro del Summer Jamboree, che si svolgerà in agosto sempre a Senigallia.
    I due finalisti sono stati veramente bravi e simpatici, e con la complicità della giuria e dei due mattatori, alla fine le mie mascelle erano davvero provate dalle troppe risate :)

    Ma la cosa più emozionante, addirittura toccante, è stata l’asta per l’associazione “Libera” di Don Ciotti. Non l’ho seguita dall’inizio perchè siamo arrivati nel tardo pomeriggio, e quindi abbiamo visto l’assegnazione degli ultimi due oggetti, una culla di design, e il mitico pedalò giallo, addirittura soppalcato, che ha consentito all’inviata Marina Senesi di raggiungere, partendo dai Navigli di Milano, la città di Senigallia!

    L’assegnazione del pedalò è stata molto combattuta, e se lo sono conteso due fazioni, addirittura con
    consultazioni telefoniche con i finanziatori; la suspance è cresciuta rilancio dopo rilancio, fino al raggiungimento della quota finale, 5600 euro. Bellissimo.

    Ed ora l’asta della culla.
    La prima offerta è stata di 800 Euro, fatta da una coppia di ragazzi (non ho capito se in attesa o no…), subito seguita da un rilancio di una signora, che ha spostato il prezzo attorno a 1000 Euro.
    Cirri e Solibello, che conducevano l’asta, hanno evidentemente letto la delusione negli occhi dei giovani per non poter avere la culla, molto probabilmente per l’impossibilità di un rilancio.

    E da qui l’idea che ha reso questa asta una cosa veramente spettacolare.

    La proposta agli astanti: “Perchè non fare un rilancio collettivo, in modo da consentire alla giovane coppia di poter portare a casa la culla?”

    Ed è stato favoloso ed emozionante vedere un ragazzino alzarsi per portare i soldi inizialmente raccolti dai genitori (probabilmente) e dai vicini di sedia, e venire richiamato da ogni parte da persone intenzionate ad aggiungere la propria quota per il bene della coppia. Al ragazzino è stato dato da qualcuno un cappello nel quale mettere le banconote, che man mano crescevano di numero.

    E alla fine il conteggio.
    Da brivido: con lo sforzo di tutti si è raggiunta la somma di 5000 Euro. Io mi sono emozionato parecchio, e girandomi ho letto il medesimo stato d’animo nei volti delle persone che incrociavo con lo sguardo: occhi lucidi, e sorrisi compiaciuti per il bellissimo risultato.

    Il palco, nelle persone dei conduttori, di Don Ciotti, di Santin, dei collaboratori a Caterpillar, era letteralmente raggiante, e al termine dell’asta Solibello ha potuto con piacere affermare che la raccolta fondi derivata dall’asta era riuscita ad eguagliare e superare quella dell’anno precedente. Un risultato eccezionale.

    L’evento che sono riusciti a mettere in piedi è bellissimo, una cosa sicuramente da seguire, e mi sento di confermare già da ora la mia presenza all’appuntamento del prossimo anno. Bravi.

    Chiudo con il link alla galleria delle mie foto.

    Alla prox

    [tags]caterpillar, caterraduno 2009, radio due, senigallia[/tags]

  • Ramblers On

    Sarà la vicinanza alla partenza per Dublino, sarà quel sottofondo di tristezza che mi accompagna negli ultimi giorni mesi, sarà l’aria o il caffè, fatto sta che oggi sono Ramblers addicted. Mi piace la loro musica, mi piacciono i loro testi, mi piace il loro riproporre in dialetto (modenese, quindi non proprio il mio, ma comunque comprensibile) musiche della tradizione irlandese, e dal vivo sono veramente un bello spettacolo.

    Riporto il testo di uno dei brani che più mi emozionano, “In un giorno di pioggia”, dall’album “Riportando tutto a casa” del 1994:

    Is è mo laoch, mo ghile mear
    Is è mo Shaesar
    ghile mear
    Ni fhuras fein aon tsuan as sean
    o chuaigh i gcein mo ghile mear

    Addio, addio e un bicchiere levato al cielo d’Irlanda e alle nuvole gonfie.
    Un nodo alla gola ed un ultimo sguardo alla vecchia Anna Liffey e alle strade del porto.
    Un sorso di birra per le verdi brughiere e un altro ai mocciosi coperti di fango,
    e un brindisi anche agli gnomi a alle fate, ai folletti che corrono sulle tue strade.

    Hai i fianchi robusti di una vecchia signora e i modi un po’ rudi della gente di mare,
    ti trascini tra fango, sudore e risate e la puzza di alcool nelle notti d’estate.
    Un vecchio compagno ti segue paziente, il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,
    ti culla leggero nelle sere d’inverno, ti riporta le voci degli amanti di ieri.

    E’ in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
    il vento dell’ovest rideva gentile
    e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
    mi hai preso per mano portandomi via.

    Hai occhi di ghiaccio ed un cuore di terra, hai il passo pesante di un vecchio ubriacone,
    ti chiudi a sognare nelle notti d’inverno e ti copri di rosso e fiorisci d’estate.
    I tuoi esuli parlano lingue straniere, si addormentano soli sognando i tuoi cieli,
    si ritrovano persi in paesi lontani a cantare una terra di profughi e santi.

    E’ in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta,
    il vento dell’ovest rideva gentile
    e in un giorno di pioggia ho imparato ad amarti
    mi hai preso per mano portandomi via.

    E in un giorno di pioggia ti rivedrò ancora
    e potrò consolare i tuoi occhi bagnati.
    In un giorno di pioggia saremo vicini,
    balleremo leggeri sull’aria di un Reel.

    Se ti ho incuriosito, qui trovi il video della canzone.

    Alla prox

    [tags]irlanda, modena city ramblers[/tags]