Categoria: opensource

  • SciTE, l’editor definitivo?

    Sono riuscito a trovare la pace dei sensi del programmatore, ovvero l’editor definitivo?
    In realtà penso di no, però dopo quest’ultimo periodo di test è garantito il fatto che Scite abbia guadagnato un sacco di punti!
    Non sono proprio alla prima esperienza con Scite, ma il precedente incontro (circa un anno addietro) non ha portato a niente di interessante. E ora cosa è cambiato??
    Premessa
    Gli editor che uso maggiormente sono EditPlus sotto Windows, mentre per Linux sono un appassionato fans di (g)vim e gedit. Il fattore scatenante che mi ha portato alla ricerca di qualcosa di completamente diverso, citando i Monty Python, è stata la scoperta del supporto ai temi, disponibile sia per gvim che per gedit, ma non per EditPlus: ho scoperto di prediligere i temi cosidetti “dark”, li trovo meno stancanti per gli occhi.
    Il fatto di non poter disporre di un medesimo supporto visuale in Windows mi ha disturbato un pò (lo so che gvim c’è anche per Windows, e che anche gedit stesso può essere compilato per win32, ma a volte sono proprio pigro…), e la visione di diversi screenshot e screencast di Textmate (veramente figo!), mi ha spronato alla ricerca di qualcosa di nuovo e possibilmente unificato in modo da limitare i capogiri passando da un sistema all’altro.
    E come avrete capito in Scite ho trovato quello che cercavo.
    Le possibilità di personalizzazione si spingono veramente in dettaglio e permettono un controllo pressochè totale dell’editor, anche per ciò che riguarda l’aspetto estetico.

    Ecco di seguito un paio di screenshot, uno per Windows e uno per Linux, in modo da evidenziare l’aspetto molto simile:

    (altro…)

  • Quando Subversion incontra lo sviluppo web

    Dopo un lungo periodo di gestazione, finalmente e’ venuto alla luce questo post, che personalmente reputo molto interessante (ma va??).
    Come introdotto dal titolo, espongo uno scenario di uso che mostra come poter integrare Subversion con lo sviluppo e il mantenimento della nostra web application. Nel dettaglio, con web application intendo un applicativo PHP installato in diversi server di produzione: quindi, un punto di sviluppo, tanti punti di utilizzo.
    Bene, ipotizziamo ora il workflow per l’installazione per un nuovo cliente: connessione remota verso il server, quindi decompressione (se abbiamo una tarball o un archivio compresso) oppure copia (nel caso di singoli files), niente di trascendentale, quindi; il discorso si complica nel caso in cui ci accorgiamo che il nostro prodotto contiene un bug, oppure se abbiamo apportato modifiche interessanti allo stesso, e in questo caso dobbiamo operare a mano nelle n installazioni, con il rischio di sbagliare/dimenticarsi qualcosa.
    E’ qui che Subversion viene in nostro aiuto per realizzare una specie di sistema di installazione/aggiornamento automatizzata di tipo “push” (spero che il termine sia giusto).

    (altro…)

  • Soddisfazione personale++

    Una piccola cosa, tipo un ringraziamento per un lavoro svolto, aiuta a stare meglio!

    Alla prox

    [tags]easy_e17, e17, enlightenment, freebsd[/tags]

  • Giocando con Subversion

    Ieri sera ho giocato un po’ con Subversion, cercavo la possibilita’ di effettuare un post sul blog in seguito ad un commit. Conoscevo la presenza dei famosi post-commit hooks, ma quelli presenti erano relativi all’invio di una mail. Ho rispolverato il mio Python, e ho scritto questo script che, tramite l’uso della libreria xmlrpclib, contatta il servizio XML-RPC interno a WordPress, e provvede alla creazione di un nuovo post contenente i dati relativi al messaggio del commit, e l’elenco dei files modificati (questi ultimi due dati mi arrivano tramite l’invocazione del comando svnlook).
    Lo script e’ veramente semplice, e molto customizzabile, spero possa essere un buono spunto per qualcuno.

    Ah, ne ho parlato anche nell’ user group del Google Project Hosting, spero che mi ascoltino…

    Ecco il codice

    #!/usr/bin/python

    import sys
    import xmlrpclib
    import os

    xmlrpc_url = "http://localhost/wp/xmlrpc.php"
    xmlrpc_username = "admin"
    xmlrpc_password = "admin"
    post_title = "Commit log"

    repos = sys.argv[1]
    rev = sys.argv[2]

    log_message = os.popen('svnlook log ' + repos).read()
    affected_files = os.popen('svnlook changed ' + repos).read()

    server = xmlrpclib.Server(xmlrpc_url)
    server.metaWeblog.newPost(1,xmlrpc_username,xmlrpc_password,{"title":post_title, "description":"Message: " + log_message + "Affetcted files: \n" + affected_files},bool(1))

    Alla prox

    [tags]subversion, python, XML-RPC, post-commit hooks, wordpress[/tags]

  • Giocando con la bash

    Oggi ho avuto l’esigenza di ottenere in formato esadecimale le dimensioni dei files contenuti in una cartella.
    Stanco di effettuare copia e incolla tra la calcolatrice e la shell, ho deciso di farmi dire tutto da questa ultima.
    Nel giro di un quarto d’ora, giusto il tempo di leggere le varie manpages, ecco cosa ho tirato fuori.

    Partenza

    $ ls -l images/*
    totale 12952
    -rw-r--r-- 1 massi massi 11117611 2007-07-25 11:28 ramdisk.gz
    -rwxr-xr-x 1 massi massi 193336 2007-07-25 10:43 redboot.bin
    -rwxr-xr-x 1 massi massi 1930140 2007-07-25 10:41 zImage

    Troppi dati, li limito con [tag]awk[/tag]

    $ ls -l images/* | awk '{print $5}'

    11117611
    193336
    1930140

    Ora ho i dati cercati, ma c’e’ una riga bianca di troppo: chiedo aiuto a [tag]tail[/tag]

    $ ls -l images/* | tail -n +2 | awk '{print $5}'
    11117611
    193336
    1930140

    Ok, la riga e’ sparita. Ora basta giocare un po’ con i campi di awk

    $ ls -l images/* | tail -n +2 | awk '{printf("%s: %s(dec) %x(hex)\n", $8 ,$5 , $5)}'
    ramdisk.gz: 11117611(dec) a9a42b(hex)
    redboot.bin: 193336(dec) 2f338(hex)
    zImage: 1930140(dec) 1d739c(hex)

    Fatto!

    Alla prox

    [tags]bash[/tags]

  • Alcune modifiche al tema del blog

    Grazie alle potenzialità di Firebug sono riuscito con poco sforzo ad effettuare qualche modifica allo stile del tema di WordPress, cosi’ ora ho ridotto le dimensioni del font dei post, e ingrandito l’area utile per questi ultimi.
    Per chiudere, ecco uno screencast interessante sull’argomento.

    Alla prox

    Update! Adesso il link allo screencast funziona… Grazie Daniele!

    [tags]firebug, wordpress themes[/tags]

  • Sylpheed: nuova release disponibile

    È ricominciato il frenetico sviluppo di Sylpheed, e il 29 gennaio è stata rilasciata la 2.4.0.beta1, prima versione di test per la nuova serie di sviluppo. Il changelog è piuttosto sintetico (come al solito), in tutto otto modifiche tra nuove funzionalità, miglioramenti e bug fixes. Pur essendo una versione beta, la uso regolarmente per gestire la valanga di mail, più o meno desiderate, che ogni giorno mi arrivano e, senza stupore ormai, posso dire che il programma è una vera bomba.

    Alla prox

  • Nuovo screenshot


    Ma avete mai visto un desktop cosi’ pulito e raffinato? Poteri di e17!

    Alla prox

  • Prova da wBloggar

    Questo post e’ una prova, voglio verificare come si comporta questo tool per la gestione dei blog.