Categoria: racconti

  • Lo straniero

    L’uomo apre le porte del locale con decisione. Le porte rispondono con un cigolìo, tipico delle cose che non filano lisce come l’olio. L’uomo si prepara ad essere osservato, squadrato da capo a piedi, giudicato, perché lì lui è lo Straniero; entra, e per un attimo, uno di quelli lunghi, il tempo si ferma, i…

  • Cronaca [a posteriori] di una sorte annunciata

    La sfortuna, metti mai che il parlane e lo scriverne non serva a scongiurarla… Serata bellissima, emozioni, risate, abbracci, chiacchiere, e un pizzico di sfiga per stare in tema. Qui c’è il photoset completo, qui gli ebook [plurale, si, due, un sacco di scritti, fichissimo], e qui anche un inedito. [tags]barabba, confilosofia[/tags]

  • Venerdì 17

    Trovare un giorno migliore nel quale accettare la sfiga era impossibile. Che fortuna. Ciao, io domani vado qui a sentire qualche lettura sulla sfortuna, ché c’è qualcosa anche di mio, dentro. Ci vediamo? [tags]confilosofia, barabba edizioni[/tags]

  • Le sorcier

    L’uomo osserva il suo villaggio, soddisfatto della giornata, il corpo pesantemente aggrappato al bastone simbolo del suo ruolo, del suo potere. Lui è lo stregone, l’uomo della medicina, ha il compito di salvaguardare il villaggio e chi vi abita, e svolge questo compito con il massimo dell’impegno. Le giornate sono faticose, come quella che sta…

  • L’ultima sigaretta

    La vecchia signora si trascina lenta lungo il muretto di fronte all’albergo, la mano destra che scorre il corrimano, la sinistra che stringe con attenzione la sigaretta. E’ tardi e fa freddo, ma la vecchia signora non se ne preoccupa, vestita adeguatamente e con le spalle coperte da uno scialle bianco; deve compiere il suo…

  • Un lavoro come un altro

    Lui fa un lavoro come tanti, come il mio, come il tuo, niente di speciale: obiettivi da raggiungere, raggiungerli nei tempi e nei modi prefissati. E’ meticoloso, nel suo lavoro, e a detta dei colleghi è veramente bravo; pianifica, incrocia dati, non si fa mai trovare impreparato di fronte ad un imprevisto. E il capo…

  • Il taccuino

    Paolo è giunto al termine della sua giornata lavorativa, l’ultima di questa pesante settimana. Fa l’architetto software in una società di Bologna. E’ contento del suo lavoro, ma questi cinque giorni appena trascorsi sono stati impegnativi, e chiude quindi il suo laptop con un gesto deciso e soddisfatto, riponendolo nella borsa. E’ un tardo pomeriggio…

  • Abitudinario

    Mi avvicino al bancone, verso la cassa, e vedo che la fila è piuttosto lunga. Non ci voleva, che come al solito vado di fretta. Sbuffando mi metto in coda, in attesa del mio turno. Meno una. Meno due. Nessuna mail da leggere nell’attesa, e distrattamente butto l’occhio al di la del vetro. La vedo.…

  • L’angolino

    L’uomo arriva con la macchina, nera e lucida, e parcheggia allineandosi alla banchina. Spegne l’auto, lasciando acceso il cruscotto e la radio, in verità senza sapere quale canzone stia passando in quel momento. Ha ormai la testa altrove, è arrivato nel suo angolino, e si isola dal resto del mondo: fermo, lo sguardo diritto verso…