Dopo aver espresso le mie opinioni su f2p, e aver raccolto le risposte dell’autore, ho aggiornato il mio post, in modo da poter fornire informazioni precise. Questo il link al post, riveduto e corretto.
Alla prox
[tags]friendfeed, f2p[/tags]
Ecco, non faccio in tempo a gioire per una cosa, che subito rompono le uova nel paniere.
Il motivo di contentezza era la notifica della disponibilità di API per accedere agli immensi dati (e capacità di elaborazione) resi disponibili da Wolfram Alpha, il motore di ricerca computazionale messo a punto da Wolfram Research.
L’engine studiato da Wolfram Research mi piace molto, i dati che si ottengono interrogandolo sono interessanti e variegati; ovviamente non lo paragono nemmeno a Google o ad un altro search engine disponibile online, lo scopo è assolutamente differente.
La presenza di API consent(irebb)e di accedere ai dati e alle capacità computazionali senza necessariamente utilizzare la pagina web del motore, potendoli così usare ad esempio in una applicazione desktop; in questo modo Wolfram Alpha si adegua agli altri maggiori fornitori di servizi web.
Ma lo fa (e da qui la delusione) nel modo sbagliato (IMHO), mettendo a disposizione tre piani, tutti a pagamento (FAQ e pricing). Ok, capisco il voler monetizzare il lavoro svolto, ma una soluzione free, magari limitata nel numero di query effettuabili in X tempo, taglia le gambe a parecchia gente; per essere sinceri, esiste un modulo da compilare per poter accedere alle API senza pagare, ma onestamente sono dubbioso.
Peccato, l’occasione era ghiotta.
Alla prox
[tags]wolfram alpha, api[/tags]
Ovvero, breve considerazione sul font da impostare nel proprio editor di codice preferito.
In seguito ad un post di qualche tempo fa, Koolinus mi consiglia di provare Consolas, font specifico per programmatori rilasciato da mamma Microsoft. E io lo faccio volentieri, considero il font una parte molto importante dell’argomento programmazione: davanti a questo benedetto schermo, sia per lavoro, sia per passione, ci si passa parecchio tempo, e quindi ben venga un aiuto da un font chiaro e leggibile.
Gli shots che seguono li ho fatti su Windows XP applicando a SciTE, il mio editor del cuore, due font che già conosco, e cioè Droid Sans Mono e Monaco (quello che uso attualmente), e quello nuovo suggerito da Koolinus, Consolas.
(cliccare sulle immagini per vedere lo screenshot fullsize).
A colpo d’occhio, Droid e Consolas si somigliano parecchio, interlinea e spaziature a parte.
Aggiungendo Monaco al confronto, le differenze non sono evidentissime, trattandosi di font specifici per la programmazione, ma ci sono.
Ecco le mie valutazioni.
Droid Sans
Geometricamente equilibrato, ha le graffe e i numeri abbastanza chiari. Da migliorare il punto e virgola. Pecca nello zero (non è barrato), e la l (elle minuscola) è troppo simile all’uno.
Monaco
Ben spaziato, presenta caratteri un pò differenti dallo standard. Ottimi i caratteri di punteggiatura, così come le graffe e i numeri. Zero barrato, uno non confondibile con elle minuscola.
Consolas
Caratteri piuttosto schiacciati. Per il resto valgono le considerazioni fatte per il Droid (al quale secondo me somiglia paurosamente), a meno di: zero barrato (buono), uno veramente troppo simile a elle minuscola (grave).
Per me il risultato è chiaro, vince Monaco.
Grazie comunque a Koolinus per il suggerimento ;)
Alla prox
[tags]font, monaco, consolas, droid, scite[/tags]
Sono entrato da pochissimo nel magico mondo della fotografia, e pian piano scopro tools utili per la gestione delle foto.
Per quanto riguarda lo storage e la visualizzazione online, utilizzo il GB offerto gratuitamente da Picasa, e ci sono arrivato dopo aver provato in versione gratuita sia Flickr, abbandonato perchè il limite di tre set mi è sembrato eccessivo, che Zooomr, abbandonato per la lentezza nel caricamento.
Ma visto che lo spazio su Picasa non è più molto, sto valutando l’account Pro su Flickr, decisamente più figo…
Per quanto riguarda i programmi lato notebook (Ubuntu Linux), mi affido a F-Spot per la gestione e lo scaricamento dalla macchina (tengo la mia Nikon D40 in PTP mode, e viene riconosciuta perfettamente) e a Gimp per l’eventuale editing (sia JPEG che RAW, quest’ultimo tramite un plugin).
La scoperta (dell’acqua calda, probabilmente) che ho fatto oggi è Picnik, un photoeditor online, che permette di editare foto senza dover installare programmi nel computer.
Sono disponibili non solo i classici strumenti per l’aggiustamento del colore e del contrasto, la rotazione dell’immagine, il ritaglio e la scalatura, ma anche strumenti per applicare filtri, testi, immagini e molto altro alle foto.
La funzionalità che più ho apprezzato, però, è l’integrazione con altri servizi online, come Picasa, Facebook, Flickr e altri.
In questo modo, consentendo a Picnik l’accesso ai miei album su Picasa, ho potuto modificare direttamente le foto che avevano bisogno di un ritocco, senza doverle scaricare/modificare/ricaricare, veramente molto utile. E ora la mia galleria Macro ha un pò più di senso…
Alla prox
[tags]picnik, photo, editor[/tags]
Oggi è stata rilasciata la nuova versione stabile del mio client di posta preferito sia sun Windows che su Linux, e cioè Sylpheed.
Dopo sei mesi di attesa (la versione 2.6.0 è stata rilasciata il 19/12/2008) abbiamo a disposizione la nuova versione stable, ecco il changelog:
L’installer per Windows, così come gli altri downloads, sono disponibili qui.
Buon aggiornamento!
Alla prox
[tags]sylpheed, email client, opensource[/tags]
Oggi voglio parlare di uno strumento fondamente per la gestione della miriade di servizi che si possono sintetizzare con il nome Web2.0, è cioè un password manager.
In rete se ne trovano molti, gratuiti o a pagamento, open o closed source, ma più o meno tutti con un limite: a meno di replicare installazioni e dati, questi ultimi si trovano solamente all’interno del PC.
Questo, al giorno d’oggi, mi sembra un limite grosso: ormai l’accesso mobile ai servizi Web è alla portata di tutti, e quindi trovo utile poter raggiungere i miei dati quando mi servono, piuttosto che dovermeli portare appresso.
Il sistema in questione è Clipperz, un password manager online che fa della sicurezza e dell’usabilità i propri punti cardine.
La sicurezza è garantita dalla crittazione/decrittazione implementata totalmente lato client, quindi i dati, salvati sul server remoto, sono inaccessibili a chiunque non disponga di username e password validi. E nemmeno a noi, nel caso ci si dimentichi i dati di login: questo è importante, abbiamo una password sola per gestirne tante, almeno ricordiamocela!
Per quanto riguarda l’uso e le funzioni, i punti a favore sono molti:
* schede sia predefinite che personalizzabili
* login diretti
* modalità offline
* password usa e getta
Ecco la schermata che appare dopo il login, in questo caso la mia :)
Come si vede dall’immagine (click sulla stessa per ingrandire), al centro troviamo i due strumenti per la gestione dei nostri dati sensibili, le cards e i direct logins.
Le card rappresentano la singola entità da proteggere.
Esistono alcuni tipi di card predefinite, con i campi preimpostati, e sono password, contro corrente, carta di credito, voce di rubrica; esistono altri due tipi di card, quello personalizzato, nel quale è possibile inserire ciò che si vuole, e il cosidetto login diretto, un campo da riempire con il codice generato dal bookmarklet di Clipperz quando cliccato su una pagina che contiene dati di login.
Usando il login diretto, verrà creata una card con i dati, e in più, come si vede nella parte a sinistra dell’immagine, una entry nell’elenco del login disponibili: un click su di essi ci porterà direttamente all’interno del servizio corrispondente, bypassando il login.
La copia offline rappresenta un modo utile per poter accedere ai dati anche in assenza di una connessione a Internet: viene scaricata una versione offline di Clipperz, che contiene all’interno i dati, protetti allo stesso modo della versione online; occhio alla password, quindi persa quella, addio dati!
Le password usa e getta sono quasi indispensabili nel caso si voglia utilizzare Clipperz da un posto pubblico come un bar o un Internet cafè: si tratta di password predefinite e utilizzabili solamente una volta, in modo da proteggere i nostri dati da eventuali curiosi.
Visti i vantaggi, non rimane che provarlo!
Ah, se siete solo curiosi, programmatori incalliti, o paranoici della sicurezza, ecco due link gustosi: i dettagli circa le implementazioni di sicurezza e la Community Edition di Clipperz, per installarla su di un vostro server.
Alla prox
[tags]clipperz, password manager[/tags]