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  • Di amicizie, di uomini, di donne, tutte e tre le cose assieme

    Con uno ho tentato un bacio e al suo no, ci siamo rimessi a parlare. E non abbiamo più smesso.
    Con un altro l’accensione è stata un desiderio fortissimo e poi si è lasciato perdere, perché era meglio continuare a ridere assieme piuttosto che avvelenarci di dispiacere.
    Con un altro, ancora, siamo stati vicini al matrimonio e siamo ancora qua a baruffare e sopportarci, perché siamo parte della stessa famiglia.
    Con un altro è nato tutto dalla sensazione di odore di mare e io con lui parlo poco, lascio che sia lui a dirmi. E io ogni volta imparo qualcosa.
    Con un altro ci si vuole così bene che quando ha avuto bisogno di calmarsi, l’ho mandato a casa mia a cucinare. Mai mangiato meglio in vita mia, in quel periodo. E mangiamo assieme benissimo anche oggi.
    Di tutti, ho visto l’ombra e non ho preso paura. E non ho prodotto timore.
    Essere amici, e questo vale anche con le donne, mi viene da pensare adesso che scrivo, significa anzitutto vedere l’ombra dell’altro e non distorcerla in qualcosa che ci terrorizza.

    Questo è un piccolo estratto di quello che ha scritto Fatacarabina qui, magari leggi tutto prima di proseguire, oppure leggilo dopo, insomma leggilo. Lei ha messo per iscritto un pensiero che salta in testa da diversi giorni. Il dispiacere, e anche un po’ il fastidio, di rendermi conto che c’è chi pensa che l’amicizia tra un uomo e una donna debba per forza finire in branda, o abbia quello come scopo ultimo. Non è così.

  • Mal comune

    Non è mezzo gaudio, questo no. Però a volte metti da parte il tuo, di male, e ti dedichi a quello di qualche amico; dici due cazzate, supporti, spalle su cui appoggiare la testa, dai consigli sinceri. Ecco, per un pochino si sta meglio.

  • Sciapò

    Sugaman: un amico [conoscente? contatto? no, amico, che suona meglio] che si imbarcano in lodevoli iniziative.

    Sugaman nasce dopo ore di discussione tra Paolo Nori e Alessandro Bonino.
    Paolo Nori è nato a Parma nel 1963 e scrive dei libri. Ha pubblicato con Einaudi, Feltrinelli, Bompiani, DeriveApprodi. Il suo sito è www.paolonori.it.
    Alessandro Bonino è nato a Cuneo nel 1974, scrive su più siti di quanti possa ricordare, e ha pubblicato dei libri anche lui. Il suo sito è www.alessandrobonino.com.
    Il logo l’ha disegnato Paolo Nori, ma non si sa chi dei due ritragga.

    Bravo Zio Bonino, bravi tutti e due, sciapò.

  • “Fa molto vent’anni”

    Il commento è di P., uno dei due amici con il quale passerò un paio di giorni questo weekend. In effetti, a vent’anni accadeva abbastanza di frequente che ci si trovasse a casa di qualche fortunato che aveva disponibile una abitazione nei paraggi di Bologna: birra, vino, musica, cose così, ma in sicurezza, che se ti andava male ruzzolavi in un fosso a fianco della strada sterrata. Di quel commento mi ha colpito il tono nostalgico, inserito nel contesto del discorso che si stava facendo; vabbè, discorso, uno scambio di battute sulla chat di Skype [che proprio non sopporto, GTalk è n-mila volte meglio]. Magari ho frainteso, però il tono che ho sentito era quello. Nel caso, il mio punto di vista è diverso: non ho il rimpianto dei vent’anni che non ci sono più, e le cose che facevo, e la discoteca, e il fare tardi. C’è un momento per ogni cosa, penso, e se come in questo caso mi ritrovo in situazioni per così dire “passate”, cerco di viverle al meglio nel contesto attuale, senza stare a rivangare e a rosicare. Poi magari ho sbagliato a interpretare le sue parole e mi faccio seghe mentali per niente, eh. Magari stasera glielo chiedo dal vivo, faccia a faccia.

  • Numbers

    No, no la serie televisiva, quella ve la scaricate via BitTorrent oppure la guardate via satellite.

    I numeri che seguono, in ordine rigorosamente sparso, sono numeri che mi riguardano, o che in qualche modo ho estrapolato dalle cose che mi sono successe ultimamente. Buona lettura.

    4233
    Le pagine che ho letto da fine marzo ad oggi secondo Anobii, corrispondenti a 12 libri. La maggior parte belli.
    Sempre secondo Anobii, ho fatto conoscere 3 libri a 2 persone.

    614
    Le visite a questo blog negli ultimi 30 giorni.
    A qualcuno sembreranno poche, a me fanno un sacco di piacere, considerato per chi scrivo. Grazie.

    5
    Gli anni che mia figlia, Francesca, compirà tra meno di un mese, il 20/10. Sticazzi, il tempo ci vola via sotto i piedi. 1 bacio, amore mio.

    102
    Gli amici che Facebook mi dice che ho. Pensavo meno.
    Di questi, 87 li ho conosciuti di persona, e i con i rimanenti 15 ho avuto almeno una volta un dialogo via email o IRC. E non mi sembra poco.

    10
    Gli anni dopo i quali ho incontrato nuovamente la balotta di Bologna. E 120 minuti circa sono serviti a Valentina per spiegarmi cosa ho perso nel frattempo. Scusate per le cazzate che ho detto / fatto, amici, ora vedo le cose con un’ottica differente. 1 bacio a Vale.

    3
    Le splendide amicizie che ho stretto da agosto ad oggi. Spontanee, nate in maniera curiosa, bellissime.

    1
    La telefonata importante che devo ancora fare. Cerco il momento giusto, so che non sarà facile, e forse nemmeno efficace, ma va fatta.

    180
    Forse anche di più, quasi 200. Il battiti del mio cuore, ultimamente. E non sono tachicardico. 1 bacio, grosso, anche qui.

    Altri numeri ci sono stati, ci sono e ci saranno, questi quelli significativi, ora.

    Alla prox

  • Una moka per due

    Ho deciso di dedicare un pò di tempo per scrivere qualche pensiero sulla domenica 26 luglio, giorno del mio compleanno.

    Ho trascorso l’evento assieme ai miei amici di Bologna allo SkyPark di Perticara, percorrendo degli splendidi (e faticosi) sentieri tra gli alberi a diversi (fino a sedici) metri dal suolo,

    Ecco lo slideshow delle foto fatte durante la giornata (un grazie a Francesca per il prezioso supporto, e per l’obiettivo sborone):

    La giornata ha riscosso il successo che mi ero augurato, e il tentativo di realizzare qualcosa che fosse diverso dal solito pranzo in qualche ristorante è riuscito alla alla perfezione. La necessità di qualcosa di originale si percepiva a chilometri, ed ecco prontamente servita l’alternativa.

    Abbiamo concluso la giornata con una pizzata a L’Arcangelo di Sant’Arcangelo di Romagna, pizza discreta e ottima scelta di birre, l’accoppiata vincente per placare la fame e la sete sofferte durante le evoluzioni in aria.

    Alla fine della cena, come da rituale, è apparso sul tavolo il pacchetto incartato e infiocchettato destinato alla mia persona. E questa è la parte della giornata sulla quale ho riflettuto di più.

    In occasioni del genere, compleanni, natale, etc, trovo molto utili le liste regalo: si è sicuri di ricevere qualcosa che si desidera, e si libera dall’ansia il regalante. Ma in questa occasione non l’ho fatta questa lista, e così non avevo la più pallida idea di ciò che avrei ricevuto.

    Ed ecco i miei Amici, bravissimi, hanno dimostrato di essere degni della A maiuscola,
    Mi hanno regalato una moka per due persone (quella del titolo) elettrica e programmabile, già testata, e erogatrice di un ottimo caffè. Il regalo è stato molto apprezzato, sia come oggetto in se, sia perchè, molto più importante, mostra che i miei amici mi conoscono bene, e ritengo questa cosa assolutamente non scontata.
    Insomma, sono rimasto proprio stupito. E allo stesso modo mi hanno stupito gli altri due regali al buio, e cioè un libro molto bello regalatomi da Eleonora, e un nuovo completo da spinning regalatomi da Michela.

    Con questo non voglio certo sminuire i regali concordati, ben accetti in quanto richiesti (saranno delle polo, devo aggiornare il guardaroba), ma quelli di cui sopra hanno una componente emotiva non indifferente.

    Unendo i puntini appare l’immagine di una giornata veramente bella, all’insegna dell’allegria e dello stare assieme.

    Grazie a tutti, a chi c’era, a chi non c’era ma avrebbe voluto esserci, a chi non interessava esserci ma che comunque ha pensato a me in quella giornata.

    Alla prox

    [tags]amici, moka, compleanno[/tags]