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  • [Books] Niente di vero tranne gli occhi

    More about Niente di vero tranne gli occhi Mi ritrovo nuovamente a parlare di un libro di Giorgio Faletti, questa volta “Nulla di vero tranne gli occhi”, il secondo romanzo, andando in ordine cronologico.

    Il romanzo mi ha lasciato un pò deluso, soprattutto se paragonato a “Io uccido”: sarebbe potuto essere un ottimo poliziesco, ma i risvolti fantastici della trama hanno rovinato un poco la storia.

    Ma nonostante questo il libro si legge bene, ha una discreta scorrevolezza, e la storia è abbastanza solida.

    Le vite di Jordan Marsalis, ex-tenente della polizia di New York, e di Maureen Martini, commissario della polizia a Roma, sembrano apparentemente lontanissime, separate da un oceano.
    Ma una serie di omicidi, a partire dal pittore maledetto Jerry Kho, figlio del sindaco di New York e nipote di Jordan, portano i due poliziotti a ritrovarsi uniti nella caccia al pericoloso killer che, coime macabro rituale, posiziona le vittime come personaggi della serie Peanuts. Jerry Kho è Linus, chi saranno i prossimi Lucy e Snoopy?

    Piccola delusione a parte, penso che il libro sia discreto, e quindi possa essere consigliato come lettura estiva.

    Voto finale: 7/10

    Alla prox

    [tags]giorgio faletti, niente di vero tranne gli occhi, libri, anobii[/tags]

  • [Books] Fragment

    More about Fragment Ecco la vittima della mia ultima incursione in libreria, Fragment, il primo romanzo di Warren Fahy, scelto tra altri dopo aver visto la copertina e aver dato una breve occhiata alle note interne.

    Mi piace questo modo di acquistare, istintivo, lo usavo spesso per i CD quando il prezzo era ancora abbordabile, e lo sperimento tuttora con i libri, con disceto successo.

    Istinto a parte, mi ha colpito il brandello di trama letto nella quarta di copertina; la storia viene considerata come una specie di mix tra un reality e “Jurassic Park”, e ad essere onesti la seconda parte del mix mi ha incuriosito molto più della prima.

    In realtà durante la lettura mi sono reso conto che il mix proposto come esempio non calza, e in effetti trovo la storia piuttosto originale.

    Nell’Oceano Pacifico, a duemila chilometri dalla civiltà, si erge l’isola di Henders, un minuscolo frammento di terra che emerge dalle acque, ultima parte di uno dei supercontinenti presenti nel nostro pianeta all’alba dei tempi. L’isola viene scoperta nel 1791 dal capitano della Marina inglese Ambrose Spencer Henders, il quale, accortosi dell’ostilità della fauna dell’isola, decide di tenerla nascosta al resto del mondo.
    L’incontro con l’isola si ripete ai nostri giorni, con un reality show oceanografico che sarà vittima e testimone involontario del terrficante cammino evolutivo intrapreso dalle forme di vita presenti sul fazzoletto di terra.

    Nonostante avessi trovato lo stile un pò tirato via, alla fine sono stato soddisfatto del romanzo, e mi sento di consigliarlo soprattutto agli appassionati di fantazoologia, continenti perduti, animali misteriosi.

    Voto finale: 7,5/10

    Alla prox

    [tags]warren fahy, fragment, anobii[/tags]

  • [Books] Io uccido

    More about Io uccido Rieccomi a testare Giorgio Faletti nelle vesti di scrittore, seguendo questa volta l’ordine cronologico dei suoi libri, il modo migliore per testare un autore.

    Devo ammetterlo, sono partito un pò prevenuto vista l’esperienza con “Pochi inutili nascondigli”, ma d’altra parte un libro di racconti è una cosa particolare, ed è facile che la media non sia alta.

    Ma dopo le prime pagine mi sono dovuto ricredere, avevo di fronte una storia molto molto coinvolgente, scritta con uno stile abbastanza buono (ma è il primo libro, ci può stare), storia nella quale si muovono personaggi ben definiti, davvero un bel romanzo.

    Jean-Loup Verdier, dj di successo che lavora a Radio Monte Carlo, durante la sua trasmissione, di punta nel palinsesto, riceve una strana telefonata, di circa una dozzina di secondi, contenente solo due parole, “Io uccido…” che sfumano in una musica armoniosa e coinvolgente. L’emittente è scossa dall’accaduto, ma l’idea é che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto.
    L’opinione generale cambia quando, al mattino, vengono rinvenuti su di una barca i cadaveri di una giovane campionessa di scacchi e di un pilota di Formula Uno, orrendamente mutilati, e su un tavolo, scritta con il sangue, la frase “Io uccido…”
    Si occupano del caso Frank Ottobre, agente dell’FBI, e Nicolas Hulot, commissario della Sûreté publique, entrambi con un passato travagliato che li ha resi amici.

    La caccia all’assassino, che in breve tempo viene battezzato “Nessuno” è difficilissima, sembra di trovarsi di fronte ad un fantasma, che si prende gioco degli investigatori proseguendo nella sua catena di omicidi e mutilazioni.

    Ma le rivelazioni e i colpi di scena porteranno alla cattura di Nessuno, e alla soluzione del suo mistero.

    Consigliato.

    Voto finale: 8/10

    Alla prox

    [tags]giorgio faletti, io uccido, anobii[/tags]

  • [Books] Nebbia e cenere

    Più riguardo a Nebbia e cenere Semplicemente fantastico. Tra i libri di Eraldo Baldini che ho letto, questo è il migliore. A volte emozionante, a volte angosciante, sempre e comunque capace di trasmettere forti emozioni, pagina dopo pagina. Eccezionale.

    La mia storia nei confronti di questo libro è un pò travagliata.
    Ce l’ho nella lista dei libri da leggere da parecchio tempo, in effetti l’avevo cominciato diverso tempo addietro, ma la storia, a grandi linee quella un uomo rimasto molto scottato dalla fine di un rapporto, mi faceva ripiombare nella realtà, e non cascavo certo in piedi.
    Ora i tempi sono (un pò) più maturi, e ho deciso di riprenderlo in mano.

    Il protagonista del romanzo è Bruno Savini, autista di scuolabus di un paesino in provincia di Bologna, con un passato incompiuto da artista, e profondamente legato alla sua storia sentimentale, terminata da un anno, con Serena, una ragazza più giovane di lui.
    Profondamente segnato da delusioni varie e dalla morte della sorella, con problemi mentali, si appoggia ad alcuni ragazzini che ogni giorno trasporta a scuola, condividendo i loro piccoli e grandi drammi. Ma la presenza di Serena nella sua testa è troppo forte, lo costringe a vivere di ricordi, fino a che questa presenza diventa una folle ossessione, che porta Bruno, Serena e alcuni piccoli amici ad un tragico epilogo.

    Chi mi conosce troverà di sicuro certe assonanze con la mia storia più recente, e capirà appieno il motivo dell’abbandono iniziale del libro… La storia è sincera e spontanea, ambientata in un mondo “reale”, al quale sono vicino non solo geograficamente, e non c’è bisogno di ricorrere ad altro che la semplice realtà per esprimere i disagi e i drammi dei protagonisti.

    Voto finale: 8,5/10

    Alla prox

    [tags] nebbia e cenere, eraldo baldini, anobii[/tags]

  • [Books] Al crepuscolo

    Più riguardo a Al crepuscolo Penso che la pubblicazione di una raccolta di racconti sia sempre, per uno scrittore, una grossa scommessa. Il rischio di una non linearità circa i soggetti e la qualità dei racconti è grosso, e nemmeno questa opera del RE si discosta da questa casistica. Non tutti i racconti mi sono piaciuti, ma quelli che invece ho gradito mi hanno fatto ben presto dimenticare i precedenti.

    Il crepuscolo in questione rappresenta molto bene l’apparizione delle nostre paure, quel momento della giornata nel quale le ombre si addensano, le tinte si scuriscono e le cose perdono le solite forme e dimensioni, per acquistarne altre elaborate dalla nostra fantasia.

    Ecco le trame dei racconti, tredici, in breve.

    Willa – Un gruppo di viaggiatori è in attesa di un treno che li riporti a destinazione, in sostituzione a quello sul quale viaggiavano, che si è guastato. David raggiunge a piedi la sua ragazza, che si trova nella sala da ballo di un paese vicino, e assieme si rendono conto di ciò che hanno sempre saputo circa la loro reale situazione.
    Commento: una storia di fantasmi non deve essere necessariamente paurosa. E King lo sa.

    Torno a prenderti – Emily, sconvolta dalla morte della figlia, corre letteralmente via dal marito e dal matrimonio, decidendo di ritrovare se stessa ed elaborare il lutto tramite la corsa. Si reca quindi a Vermillion Key, una baia della Florida, con una lunghissima spiaggia bagnata dall’oceano, sulla quale ricrearsi e ritrovarsi. Tutto procede bene finchè, cedendo alla curiosità, mette il naso nel vialetto sbagliato, e si ritrova legata ad una sedia in compagnia di uno psicopatico.
    Commento: adrenalina pura, si percepisce ogni falcata e ogni sforzo fatto per sfuggire allo psicopatico.

    Il sogno di Harvey – I sogni, una volta raccontati, non si avverano più. Oppure no?
    Commento: non mi è piaciuto molto, mi è sembrato piuttosto prevedibile.

    Area di sosta – Uno scrittore, che sente dentro di se una doppia identità, si ritrova suo malgrado ad assistere ad una scena di violenza all’interno di una toilette pubblica in una area di sosta. E l’identita più aggressiva emerge risolvendo la situazione.
    Commento: l’idea mi è piaciuta, ma avrebbe richiesto un approfondimento.

    Cyclette – Un illustratore, con problemi di sovrappeso, decide di seguire il consiglio del proprio medico, e comincia quindi a fare un pò di movimento con una cyclette. Ma, come si sa, la cyclette è molto noiosa, e per passare meglio il tempo in sella il protagonista decora il muro di fronte alla bicicletta con un disegno raffigurante una strada in un bosco. L’idea è buona, almeno finchè il disegno non comincia a prendere vita.
    Commento: abbastanza intrigante.

    Le cose che hanno lasciato indietro – Ad un sopravvissuto alla tragedia dell’11 settembre alle Twin Towers, sopravvissuto perchè fuori ufficio, cominciano ad apparire alcuni oggetti posseduti dai colleghi deceduti, e liberarsene non é per niente semplice.
    Commento: molto bello, sempice ed immediato.

    Pomeriggio del diploma – Le vite delle persone scorrono seguendo il proprio corso, intrecciandosi e mutando man mano che il tempo passa. Ma ad un certo punto, un suono fortissimo in lontananza, una enorme nuvola a forma di fungo, e un vento caldo scompiglia tutto.
    Commento: penso che questo sia il racconto di King più strano che abbia mai letto. Niente è spiegato, niente ha un seguito. Ma c’è tutto, dentro. Poesia.

    N. – Una catena di morti per suicidio sono legate a doppio filo da una malattia, la disfunzione ossessivo compulsiva, e da un luogo, una piccola radura appartata. Ma la linea di demarcazione tra le due è veramente esigua, e non è facile comprendere dove comincia l’una e termina l’altra. E chi prova a capire, non fa altro che allungare la catena…
    Commento: molto bello, direi uno dei migliori.

    Il gatto del diavolo – Un killer professionista si rende conto, a carissimo prezzo, che non è così semplice uccidere un gatto.
    Commento: semplice ma bello. Direi che ci hanno tratto un film, o un episodio.

    Il “New York Times” in offerta speciale – Una donna riceve una telefonata inquiteante, che inizialmente la infastidisce molto, ma che subito dopo la atterrisce: all’altro capo del telefono c’è suo marito, morto qualche giorno prima in un incidente aereo. E le informazioni che le da sono davvero preziose.
    Commento: altra storia di fantasmi, piaciuta meno della prima, ma interessante.

    Muto – Dare un passaggio ad un autostoppista non è proprio consigliabile, e il fatto che questo sia sordo e muto non fa certo differenza. Ma l’errore più grave sarebbe quello di approfittare dell’handicap per sfogarsi sui propri problemi: l’ospite, infatti, potrebbe essere molto più attento del previsto.
    Commento: anche se un pò prevedibile, mi è piaciuto

    Ayana – Una bambina di colore effettua una guarigione miracolosa su di un anziano malato di cancro; il figlio di questo sembra aver acquisito una parte del potere della bambina, e deve guarire delle persone.
    Commento: mi rendo conto di averlo riassunto non bene. Ma è veramente poetico.

    Alle strette – Una latrina mobile, rovesciata, in un torrido cantiere deserto, è un posto orribile per morire. Ma l’istinto di sopravvivenza ha la meglio sul disgusto, e anche una piccola fessura si tramuta in una scappatoia.
    Commento: bellissimo, un ottimo modo per chiudere il libro. Claustrofobico e nauseante.

    Il libro è molto consigliato, soprattutto se si ha una passione smodata per King, oppure se anche solo una parte dei racconti ha stimolato la curiosità.

    Voto finale: 7,5/10

    Alla prox

    [tags]stephen king, al crepuscolo, anobii[/tags]

  • [Books] I libri di Luca

    Più riguardo a I libri di Luca Dopo un paio di letture più o meno piacevoli, posso dire con soddisfazione di aver riassaporato il piacere di una lettura appassionante e coinvolgente, tale da farmi dispiacere nel dover riporre il libro per fare altro.

    Il libro è “I libri di Luca” di Mikkel Birkegaard, conosciuto abbastanza casualmente grazie ad una iniziativa di IBS, che pubblicò il PDF del primo capitolo del libro richiedendo ai lettori un commento circa la lettura delo stesso, commento che avrebbe potuto portare all’estrazione di un coupon di sconto per acquistare il libro al prezzo simbolico di un Euro.
    Il capitolo l’ho letto ed apprezzato molto, ho pubblicato il commento, NON sono stato estratto, ma il libro me lo sono comprato ugualmente :)

    Il Luca del titolo è Luca Campelli, proprietario di una libreria antiquaria a Copenaghen, la cui morte improvvisa e inquietante scuote le vite delle persone che gravitano attorno e all’interno della libreria, che non a caso si chiama “I libri di Luca”.
    E ancora di più è sconvolta la vita del figlio di Luca, Jon, brillante avvocato, che suo malgrado verrà trasportato di peso in mondo di cui ignorava l’esistenza, con una storia alle spalle vecchia di parecchi secoli, mondo nel quale libri e lettori la fanno da padrone.

    Nonostante le opinioni degli altri utenti Anobii che hanno letto questo libro siano discordanti, il mio consiglio spassionato é quello di procurarsi una copia del libro, per poter così godere di una ottima lettura.

    Voto finale: 8,5/10

    E stasera (o domani sera) ecco cosa comincerò: “Al crepuscolo” di Mr. Stephen King.

    Alla prox

    [tags]i libri di Luca, birkegaard, anobii[/tags]

  • [Books] Jane Austen Book Club

    Più riguardo a Jane Austen book club Ieri notte ho portato a termine la lettura il libro “Jane Austen Book Club” di Karen Joy Fowler.
    E ci aggiungo un finalmente, perchè non l’ho molto gradito: pur avendo uno stile di scrittura piuttosto scorrevole, ho trovato la storia abbastanza noiosa, piatta direi.
    Ma nonostante tutto, come discutevo sabato con una amica, sono arrivato fino all’ultima pagina, trovo spiacevole lasciare un libro letto solo parte.

    Jocelyn ha passato i cinquanta e come Jane Austen, la sua scrittricepreferita, non si è mai sposata anche se sa tutto dell’amore e delcorteggiamento. Per risollevare l’umore di Sylvia, amica del cuore fin daquando era ragazzina, appena separata, la donna ha un’idea geniale: fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club. Chiama perciò a raccolta le amichepiù care che, come lei, amano la Austen. Unico problema: ognuna di loro ama la grande scrittrice a modo suo…

    La storia, come si capisce piuttosto chiaramente dal titolo, è imperniata sui componenti di un gruppo di lettura dedicato a Jane Austen, fondato da uno dei personaggi per tentare di risollevare l’umore della sua migliore amica, da poco separata. Il gruppo è ovviamente accomunato dalla passione per la scrittrice britannica, ma non mancano scontri e incomprensioni: ognuno, infatti, ama e apprezza Jane per una certa particolarità, e non sempre i componenti si trovano in accordo.
    E’ interessante vedere i parallelismi tra i vari personaggi austeniani e i protagonisti del libro, e di come le situazioni dei vari romanzi vengano prese come paragone per reagire agli accadimenti di questi ultimi.

    Non mi sento di consigliare questo libro, a meno di non essere fan più che sfegatati della Austen: puttosto consiglio i suoi, di libri, delle letture veramente piacevoli :)

    Voto finale: 5/10

    Alla prox

    [tags]jane austen, fowler[/tags]

  • [Books] La Fondazione Bancroft

    Immagine di La Fondazione Bancroft Questo è il primo libro che termino dopo la creazione della copia virtuale della mia libreria su aNobii. In effetti, da un punto di vista prettamente sociale2.0, le funzionalità messe a disposizione da aNobii comincio a sfruttarle solo ora: tags, commenti, etc, sono facili da inserire libro per libro, mentre cercare di mettere ordine tra 250 libri letti in un passato più o meno recente è piuttosto complesso!

    Ma veniamo al libro in questione, “La fondazione Bancroft” di Robert Ludlum; il genere è il solito, una spy-story internazionale piuttosto complessa, dove i destini di persone sconosciute vengono incrociati e spezzati da una organizzazione segreta che opera a livello planetario.
    Il protagonisti principali sono quattro.
    Anne Bancroft, analista finanziaria che di punto in bianco si trova con dodici milioni di dollari e un posto di rilievo nel CDA nella fondazione filantropica di suo nonno; Todd Belknap, agente di fama leggendaria della Consular Operations, soprannominato “Il Segugio” per la sua abilità nel rintracciare le persone; Jared Rinehart, amico e collega di vecchia data di Todd Belknap; Genesis, entità sconosciuta, dai modi estremamente violenti, che dall’ombra di Internet tesse le trame dei destini di migliaia di persone.
    Il libro mi è piaciuto, la scrittura piacevole ha permesso al racconto di scivolare via abbastanza bene, nonostante la trama molto molto intricata; i personaggi sono caratterizzati bene, e se a volte capita di ritornare indietro di qualche pagina per rileggere un dettaglio, beh, prendetevela con la trama, dovete stare attenti!

    Voto finale: 7,5/10

    Alla prox

    [tags]ludlum,libri,la fondazione bancroft[/tags]

  • aNobii, cosa è successo ieri

    Ora tutto sembra ok, ecco cosa è successo.
    Apprezzo molto i servizi web che commentano e danno spiegazioni circa i malfunzionamenti e i downtime che accadono. Bravi.

    Alla prox

    [tags]anobii[/tags]