Tag: mare

  • Stato di deprivazione sensoriale

    Comincia tutto con il rumore della risacca, steso sul lettino ad un paio di metri dalla riva. Il rumore, ritmico, accompagna le percussioni, lente, del battito del cuore. Il brusio delle voci di chi resta a pranzo, sotto l’ombrellone, è basso e distante. La pelle è coperta da uno strato umido, le gocce di sudore…

  • Dai che ci siamo

    La spiaggia è deserta, nonostante il sole sia sufficientemente forte per far togliere la felpa e restare in t-shirt. È tutto uno spennellare di muri e ringhiere, un avvitare dadi e bulloni ai giochi per i bambini, uno spazzare e rastrellare sabbia. E tutto questo in un silenzio quasi assoluto, interrotto ogni tanto dai versi…

  • I tre stati della materia

    [Lo so, nella foto ce ne sono solo due. Il terzo, quello gassoso, usciva dalla mia bocca. Un freddo becco, come si suol dire.]

  • Nella direzione opposta

    Qua il sole si muove nel senso opposto, rispetto al mare. Bello, certo, molto suggestivo, però non so, non mi convince del tutto. Nel senso che mi sembra sia troppo facile, che mi venga via a poco. Sarà perché, dalle mie parti, il rapporto stretto tra sole e mare te lo devi in qualche modo…

  • Altrove

    A volte per stare bene non è necessario reinventarsi o fare chissà che. Le cose possono essere le stesse, è sufficiente farle da un’altra parte. Posted from WordPress for Android

  • Tamburellando colle dita

    Esco dall’acqua e vado verso il telo, chiudendo per l’ennesima volta il ciclo caldo->fresco. Mi accorgo che ad un paio di teli dal mio è arrivata una tipa; ora è sdraiata a pancia sotto, la faccia rivolta verso di me, le immancabili cuffiette bianche nelle orecchie. Ha una espressione rilassata, disturbata solo dalle occasionali folate…

  • La parte misteriosa

    Parcheggio la macchina davanti allo spiazzo che in estate viene occupato dal luna park. Questo tratto di lungomare è quasi disabitato d’inverno, soprattutto di sera, soprattutto tra settimana; infatti ci sono solo io. Mi incammino con calma lungo la strada chiusa che porta al mare, proteggendomi la testa dal vento con il cappuccio della felpa,…

  • Quando il vento e la pioggia si coalizzano

    “Certo che ne ha fatta di acqua, qui da voi, eh? Da noi invece abbiamo del casino con la neve” “Eh, a ognuno il suo” “Ma dai? Non avevo mai fatto caso che ci fossero delle saline anche qui!” “Guarda che non sono saline, sono i campi” “Ah” Il collega bolognese c’è rimasto male.

  • Sitting on the dock of the bay

    È incredibile come il mare appaia vuoto e pieno allo stesso tempo. Oppure accogliente e pericoloso, un tavolo da biliardo che sotto la superficie ha gli scogli e le cozze attaccate. Ci si taglia, se non si sta attenti. Boh, metafore della vita, credo. Posted from WordPress for Android