[Note] Cimiteri – Storie di rimpianti e di follie, G. Marcenaro, p. 108
[…] E ancora una volta il sentiero si richiuse, divorato dall’ondata di piante in rigoglio. Sul monte Vaea c’era un cimitero per due, isolato dal mondo. «Pochi uomini abbandonano le isole quando le hanno conosciute; le palme fanno loro ombra e gli alisei li cullano fino alla morte.» Oggi la tomba di Stevenson è ancora…
[Note] Cimiteri – Storie di rimpianti e di follie, G. Marcenaro, p. 48
Il 10.8 del calendario gregoriano corrisponde al 10 agosto. Quel giorno si celebra il martirio di san Lorenzo. Nella notte piovono le Perseidi, le lacrime del cielo. I napoletani indigenti, morti il 10 agosto di ogni anno dal 1762 al 1890, finirono sotto una lastra di pietra vulcanica contrassegnata con 10.8. La lastra si apriva…
[Note] Cimiteri – Storie di rimpianti e di follie, G. Marcenaro, p. 33
[…] Novodevičij è l’enciclopedia russa da sfogliare. Mikhail Bulgakov sempre inseguito dai fantasmi del maestro e della sua Margherita. Anton Čechov sepolto accanto al papà, sotto un cippo che rassomiglia a una casetta, una microdacia sul modello di quelle in Crimea, illuminate da un sole malato. Nikolaij Gogol, certo di non essere riuscito a risvegliarne…
[Note] Cimiteri – Storie di rimpianti e di follie, G. Marcenaro
I cimiteri sono pieni di persone insostituibili. Georges Clemenceau