SBAM è il rumore che fa la sportellata emotiva quando ti arriva in faccia. Che tu possa aspettartela o meno, che sia positiva o negativa, questa quando arriva ti lascia il segno. Ieri sera ero a Carpi ad ascoltare la millemillesima lettura di Schegge di Liberazione, in una edizione speciale però, e cioè la presenza del Coro delle Mondine di Novi. Me l’aspettavo, che fosse una cosa tanta, ma non così tanta. Per la prima volta, non sono riuscito a fare foto, tanto mi tremavano le braccia. Davvero, eh, mica per scherzo. Ho dovuto metterla via, la macchina fotografica, ché tanto venivano tutte mosse. Le letture dei brani, nonostante li abbia oramai sentiti e risentiti, mi emozionano sempre; e in più, vedere e sentire cantare dal vivo quelle signore che avevo avuto modo solo di ascoltare nei vecchi dischi dei Ramblers. La somma delle due cose è stato lo SBAM di cui sopra. E insomma, è stata una cosa veramente bella. Alla fine ho atteso che i ragazzi scendessero dal palco, e li ho abbracciati forte uno per uno, un piccolo grazie per tutte le emozioni trasmesse. Bravi.
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“Ma ci sarà sicuramente il sole, almeno quello dell’avvenire.”
Manicardi e la combriccola tutta l’hanno fatto di nuovo.
Il 25 aprile esce Schegge di Liberazione, quello di carta, e pure in ebook. Il 25 aprile siamo all’ex Campo di Concentramento di Fossoli (una frazione di Carpi), dove in vari punti del campo dalle 14:30 alle 15:30 leggiamo i pezzi dal nuovo Schegge e da quello vecchio. Ad accompagnarci ci saranno quel fricchettone di simonerossi all’ukulele e un contrabbassista nuovo in temporanea sostituzione del nostro Bicio, che è andato a lavorare in Germania, pensa te.
Al solito, se volete leggere il vostro pezzo o un pezzo altrui, saremo lì ad accogliervi con le braccia spalancate. Mandate pure una missiva elettrificata a marcomncrd chiocciola gmail punto com, contattateci nei socialcosi o presentatevi direttamente al Campo di Fossoli un po’ prima delle 14:30.
Ma non finisce mica lì, perché dopo di noi, sempre al Campo, dalle 15:30 Carlo Lucarelli parlerà di ”Resistere narrando” nella baracca recuperata, e dopo di lui, nella stessa baracca, alle 16:00 l’ADM Ensable terrà un “concerto per la Liberazione”. Chiude la rassegna Paolo Nori, che alle 17:30, nel piazzale dell’appello, leggerà “Noi e i governi” sulle musiche della Filarmonica della Città di Carpi.
E ancora, alle 19:30 ci spostiamo marciando fino al Mattatoio Culture Club, dove tutto cominciò, l’anno scorso, e rifacciamo Schegge di Liberazione, forse con Lucarelli e Nori.
Nota: in caso di maltempo ci spostiamo con Schegge di Liberazione e Carlo Lucarelli al Museo del Deportato in centro a Carpi, l’ADM Ensable finisce nella Sala delle Vedute del Palazzo dei Pio e Paolo Nori al Cinema Teatro Eden. La parte al Mattatoio rimane invariata, ché il Mattatoio ha ancora un tetto.
Ma ci sarà sicuramente il sole, almeno quello dell’avvenire.Come si dice, Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi, Pasquetta però con noi (/me scappa a gambe levate)
Resistenza a motore
Le Schegge di Liberazione salgono sulla Centoventotto Rossa e scendono a Perugia, sabato 20 novembre, presso il Combo. Siateci numerosi!
PS: il flyer è bellissimo.
PPS: grazie all’Ufficio dell’Abominio per l’organizzazione.Stasera, Schegge, XM24
Stasera il tour di Schegge di Liberazione fa scalo a Bologna, all’XM24. Io ci vado, leggo anche, avevo pensato ad una cosa e invece ne ho stampate altre tre ma non ho ancora deciso, ché ho mal di testa e faccio fatica a ragionare. Ci vediamo la?
Gap tecnologico
Paolo è in piedi in mezzo al camminamento, turno di guardia dalle 20 alle 02. Si concede una sigaretta attento a coprire con la mano la brace come ha visto fare nei film di guerra, e osserva attento la vallata sottostante. Ha ereditato la trincea dalla guerra combattuta da suo nonno negli stessi posti due generazioni addietro; non che non fosse capace di scavarne una nuova, ma c’era già quella, è bastato ripulirla un po’. In basso intravede le luci di alcuni veicoli muoversi nella notte, e più in là il bagliore della città, però non riesce a distinguere se sono amici o nemici ma propende per la seconda e osserva le sue vicinanze per vedere se ci sono tracce della loro presenza. I nemici sono sempre più vicini, o almeno sono queste le notizie che giungono dagli altri gruppi di resistenza. Ormai la comunicazione avviene con il passaparola, Internet è già stata messa sotto controllo da diversi mesi e non la usa quasi più nessuno e sembra proprio che la prossima a finire nelle maglie del controllo sia la rete cellulare; qualcuno manda informazioni al resto del mondo tramite gli SMS al numero di Twitter ma se crolla la rete mobile, addio notizie. In questi momenti pensa a suo nonno, a due generazioni indietro, gente legata alla terra, gente che sapeva procurarsi o costruirsi le cose che servivano, gente il cui rapporto con la tecnologia quasi pari a zero; poi pensa a se stesso pochi mesi prima, internet supermercati e un letto caldo dove dormire, e insomma, gli sembra che questa volta il gap tecnologico tra lui e i nemici sia molto alto, e non si sente tranquillo, per niente. Un rumore da destra lo distoglie dai suoi pensieri, un brivido ma è tutto ok, è il suo compagno venuto a dagli il cambio; si scambiano qualche parola, e c’è una buona notizia, sembra che qualcuno abbia trovato un CB e riesca a farlo funzionare. Un sorriso debole lo accompagna al suo giaciglio, mentre laggiù, nella città, si sente qualche scoppio.
[Questo racconto lo potete trovare anche qui, assieme a tanti altri bellissimi scritti. Ah, poi queste cose vengono anche lette in giro, sintonizzatevi qui]
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