Tag: social

  • Friendfeed, un piccolo how-to

    Sembra che in questi ultimi giorni le API di Friendfeed si siano rotte, e quindi tutte le applicazioni mobili/web/desktop che le usano hanno smesso di funzionare. Il sito rimane usabile, sia in versione completa che in versione per dispositivi touch, ma quest’ultima ha qualche limitazione: non permette di inviare DM, non permette di postare in un gruppo, non permette l’upload di foto o files. L’unico post consentito è quello nel proprio Home Feed. Si può ovviare a questa cosa tramite email.
    La premessa è l’invio delle email dall’account con il quel ci si è registrati su Friendfeed. Per postare un file nel proprio Home feed, si deve inviare una email a share@friendfeed.com allegando alla mail il file da condividere. Per inviare un DM, la mail va inviata a nomeutente@friendfeed.com, ed è ovviamente possibile inviare anche un file, allegandolo. Per il gruppo la procedura è la stessa, mail a nomegruppo@friendfeed.com. Si possono anche mettere più destinatari, ottenendo così il crosspost. Consiglierei anche di abilitare la notifica via email dei commenti ai propri post, almeno, essendo però consapevoli di un possibile aumento del traffico email.

    Alla prox, in attesa che le API tornino a funzionare…

    [tags]friendfeed[/tags]

  • Augmented reality con TagWhat

    Augmented reality in TagWhat
    Augmented reality in TagWhat

    Ho scoperto da poco TagWhat, un servizio nato per creare una rete di augmented reality per dispositivi mobili [e non solo]. TagWhat ha rilasciato una applicazione per dispositivi Android [e iPhone tra poco] che permette di taggare un punto geografico, sia tramite GPS che marker in GoogleMaps, aggiungendogli dei contenuti [testo, foto, links]. In questo modo, quando un utente TagWhat passa entro un certo raggio da una posizione contenente un tag [ovviamente tenendo l’applicazione attiva sul terminale] vede apparire in overlay il marker e i tag associati al punto stesso.

    Il piccolo esperimento che è ho fatto è stato questo.
    Mi sono registrato su TagWhat dal PC, e installato l’applicazione nello smartphone.
    Poi, da PC, ho aggiunto un marker in un punto ben preciso, strettamente legato ad un post, usando il titolo del post come titolo del tag, e la prima parte del post come descrizione; essendoci un limite sul numero di caratteri inseribili, ho inserito una specie di “More…” con il link al post.

    TagWhat nel PC
    TagWhat nel PC

    Poi sono andato fisicamente nel luogo [il canale di Bellaria], e ho eseguito TagWhat sullo smartphone: centrando il marker [azzurro] entro la specie di radar che appare in alto a sinistra [vedi foto in alto] in basso appaiono i contenuti che ho inserito precedentemente da PC; con un click appare il testo inserito, e cliccando sull’URL viene lanciato il browser verso il mio post.
    Ah, gli altri maker [viola] che si vedono si vedono nel radar rappresentano dei checkin di FourSquare, il cui layer è disponibile tra quelli visualizzabili.

    Un esperimento molto molto semplice, ma il servizio in questione mi sembra avere grosse potenzialità.

    Alla prox

    [tags]tagwhat, augmented reality, android[/tags]

  • #hidebykeyword , aggiornamenti

    Aggiornamenti importanti riguardanti l’hidebykeyword!
    Sembra che la lotta estenuante contro Chrome sia finita, e che finalmente questa scheggia di browser possa godere appieno delle potenzialità del mio script. Inizialmente ho temuto di dover sviluppare una versione specifica per Chrome, ma per fortuna sono riuscito a mantenere lo script crossbrowser, semplificando così la manutenzione/gli aggiornamenti; è bastato in realtà fare un detect del browser ove richiesto, e utilizzare funzioni aventi funzionalità uguali in entrambi. La novità di rilievo è la variazione della soluzione di storage per la blacklist delle parole, passando dai cookies al localStorage implementato in HTML5 [in questo sito è possibile vedere il livello di supporto del proprio browser alle nuove specifiche]: codice più snello e leggibile, una ventina di righe di codice in meno che su un totale di circa duecento hanno un peso rilevante.
    Lo script è disponibile sia su Userscripts sia su Github: le due versioni sono ora in sync, ma in teoria il primo è per le versioni stabili, mentre il secondo per le release di sviluppo. Ogni commento è ben accetto, qui, su Friendfeed, per email, dove vi pare.

    Enjoy it e alla prox

    [tags]friendfeed, hidebykeyword, greasemonkey[/tags]

  • Storpionimi

    [Mi ero ripromesso di scriverne se fossi finito anche io in un post su Storpionimi. Ce l’ho fatta.]

    Cosa è uno storpionimo? Citando il creatore del termine, tale Sba, si tratta di una storpiatura nomi e nick [nella prima stesura del progetto, evoluta poi estendendo lo storpiabile] di amici presenti su FriendFeed; esercizi di stile sulle parole, quindi. Se interessa, qui c’è l’About completo del progetto. Nel blog finisce solo una piccola parte del materiale prodotto [grazie all’aiuto di alcuni validi collaboratori], tutto il resto è comunque disponibile nell’apposita stanza su FriendFeed, una vera fucina di storpiature. Cosa c’è di bello, in tutto ciò, a parte la quantità di risate praticamente ad ogni post?

    Ci sono le parole. C’è la ricerca della frase arguta, c’è il gioco del sottintendere, c’è lo sforzo nel coprire con un velo quello che si vuole dire, per rendere magari la storpiatura più difficile da raddrizzare. E’ un esercizio mentale che mi stimola molto, il giocare con le parole. Mi ha fatto crescere la voglia [quasi un bisogno] di scrivere, e la quantità di post non tecnici presenti nel blog ne è un chiaro esempio.

    Storpionimi a parte, allargo il discorso sulle parole e lo estendo a Twitter e a Friendfeed.
    Uso i due social network da un pò, e mi sono reso conto che standoci dentro attivamente il mio modo di comunicare [scrivere, per certo, parlare non so] è cambiato; la riprova, me lo hanno fatto notare persone che mi conoscono da diverso tempo. Twitter, con il suo limite di 140 caratteri, costringe l’utente a condensare ciò che vuole dire, cercando un mix tra chiarezza ed efficacia del messaggio. Friendfeed invece, che il limite non ce l’ha [o almeno, accetta un numero maggiore di caratteri], lo trovo utile per lavorare sul contenuto del messaggio. La comunicazione tra gli utenti è testuale, non sono disponibili espressioni, sguardi o gesti: io appaio agli altri utenti in base a come/cosa commento, e di conseguenza stati d’animo tipo insofferenza, felicità, etc devo trasferirli in parole, perché vengano percepiti.
    Trovo questi cambiamenti molto interessanti.
    Magari sono usuali, per chi studia comunicazione, sono conseguenza dell’ambito nel quale la comunicazione si sviluppa, ma a me, che ho studiato altre cose, affascinano assai.
    Ah, nota a margine, sono diventato molto molto insofferente alla prolissità.
    Più Twitter per tutti!

    Alla prox

    [tags]storpionimi, friendfeed, comunicazione[/tags]

  • Civiscamp

    Un post al volo, in attesa del cibo al Clandestino, Faenza.
    Sono veramente entusiasta di questo camp, c’è una bella atmosfera, intima, e soprattutto c’è partecipazione, c’è discussione. Vuoi per la location, vuoi per l’argomento, che più o meno direttamente riguarda tutti [l’informatizzazione e la fruibilità dei sistemi della PA], i talk mattutini hanno creato dialogo, condivisione di esperienze, opinioni.
    Veramente bello, una standing ovation per Alessandro Grazioli [aka Morloi] per gli sforzi fatti. Da prendere come esempio, in un periodo in cui, imho, la parola “camp” viene abusata.

    Alla prox

    [tags]civiscamp[/tags]

  • Friendfeed in dieci punti

    Sei incuriosito da tutti i discorsi che faccio a proposito di Friendfeed?
    Sei incuriosito, ma hai delle domande, dei dubbi?
    Nessun problema, Maurizio te li dissipa in dieci semplici punti!

    [Standing ovation a Maurizio per il post, delizioso!]

    Alla prox

    [tags]friendfeed[/tags]

  • Ciao mamma, sono in un video

    Questo è il bellissimo video girato e montato da Luca in occasione della GGD#11 Milano dello scorso venerdì. E’ indubbio che la sua Nikon la sa spremere ben bene. Bravo!

    Alla prox

    [tags]ggd milano, girlgeekdinner milano, luca sartoni[/tags]

  • Se Friendfeed è down…

    Se Friendfeed è down…

    * Si registreranno inattesi picchi di produttività, nonostante sia venerdì;
    * La probabilità di vedere apparire la balena su Twitter aumenterà a dismisura;
    * Ci saranno aumenti di following e followers su Twitter (vedi punto precedente);
    * Si raschierà il fondo del barile, riattivando Buzz e Waves;
    * Diverse persone si sentiranno spaesate, con ondate d’ansia scarsamente contenibili;
    * Questo post verrà letto da pochissime persone;

    Ciao, ora faccio un altro refresh su una certa pagina e vado a prendermi un caffè.

    Alla prox

    [tags]friendfeed down[/tags]

    [UPDATE] ora FF sembra risorto, ma i risvolti sugli stati d’animo che ci ha causato questo downtime rimangono.

  • Hide by keyword

    L‘hide by keyword su FriendFeed, sembra che ci siamo.
    Mancava, e in parecchi ne soffrivano l’assenza.
    Ho pensato che sarebbe stato un bel regalo al miei socialamici, e mi ci sono messo di buona lena.
    Sono arrivato ad una versione abbastanza funzionante, almeno su Firefox, e quindi la rilascio al mondo. Chrome è il prossimo obiettivo.
    Questa feature l’ho implementata tramite l’estensione Greasemonkey per Firefox, ed è di conseguenza richiesta per il funzionamento dello script; Chrome non richiede alcuna estensione, perchè dalle ultime (ultima?) versioni questi userscripts vengono gestiti automaticamente.

    Come funziona? Installando lo script apparirà nella sidebar (indipendentemente dal tema) un box nel quale scrivere la parola (d’ora in poi KW) che ci irrita, con a fianco un comodo link chiamato Hide; cliccando sul link i post (non i commenti) contenenti la KW scompariranno dall’elenco, e la KW verrà aggiunta sotto il box, con a fianco un numero indicante quanti post sono stati nascosti e un link Unhide per tornare a mostrare i post bannati. Se la KW scritta non scompare dall’entry box in seguito al click su Hide, vuol dire che nessun post contiene la stessa. Ah, la ricerca è case insensitive.
    Ogni KW che riporta almeno un match viene salvata immediatamente in un cookie (che ho chiamato ffhbk_kws), in modo che la lista delle KW possa essere recuperata in automatico in seguito ad un refresh della pagina.

    Tutto qui.

    Questo che segue è un piccolo elenco di browser compatibility:

    Firefox3.5/Linux: funzionante
    Chrome4/Linux: non funzionante
    Chrome-dev/Linux: parzialmente funzionante
    Konqueror/Linux: non testato
    Opera/Linux:non testato
    Galeon/Linux: non testato

    Firefox3.5/WinXP: funzionante
    Chrome4/WinXP: non funzionante
    Opera/WinXP: non testato
    Safari/WinXP: non funzionante (1)
    IE/WinXP: non testato

    Firefox3.5/Windows Vista: non testato
    Chrome4/Windows Vista: non testato
    Opera/Windows Vista: non testato
    Safari/Windows Vista: non funzionante (1)
    IE/Windows Vista: non testato

    Firefox3.5/Windows Seven: funzionante
    Chrome4/Windows Seven: non testato
    Opera/Windows Seven: non testato
    Safari/Windows Seven: non funzionante (1)
    IE/Windows Seven: non testato

    Chrome/OSX: funzionante
    Firefox/OSX: non testato
    Safari/OSX: non testato

    (1) l’estensione GreaseKit, che permette di sfruttare gli userscripts in Safari, è disponibile solo per OSX.

    Lo script, nella sua versione stabile, è disponibile su userscripts.org, mentre per la versione di sviluppo ho aperto uno spazio su GitHub.
    Ora come ora le due versioni sono le medesime.
    Ogni commento/suggerimento è il benvenuto (qui, su FF, sulla pagina di UserScripts.org), così come una eventuale partecipazione al progetto (l’accesso al git tree).

    Per tenervi aggiornati, seguite l’hashtag #hidebykeyword su Friendfeed.

    Alla prox

    [tags]friendfeed, hide by keyword, greasemonkey[/tags]