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  • Gentile Sig. Terremoto – Marco Barbieri

    [Condivido questa cosa, letta su Friendfeed, scritta da Marco Barbieri di San Giovanni in Persiceto, non lo conosco ma gli sono vicino].

    Gentile Sig. Terremoto, c’è una cosa che non hai capito della mia terra, ora te la racconto: Per chiamarci non basta una parola sola : Emilia Romagna, Emiliano Romagnoli, ce ne vogliono almeno due; e anche un trattino per unirle, e poi non bastano neanche quelle. Perché siamo tante cose, tutte insieme e tutte diverse, un inverno continentale, con un freddo che ti ghiaccia il respiro, e una estate… tropicale che ti scioglie la testa, e a volte tutto insieme come diceva Pierpaolo Pasolini, capaci di avere un inverno con il sole e la neve, pianure che si perdono piatte all’orizzonte, e montagne fra le più alte d’italia, la terra e l’acqua che si fondono alle foci dei fiumi in un paesaggio che sembra di essere alla fine del mondo. Città d’arte e distretti industriali, le spiagge delle riviere che pulsano sia di giorno che di notte, e spesso soltanto una strada o una ferrovia a separare tutto questo; e noi le viviamo tutte queste cose, nello stesso momento, perché siamo gente che lavora a Bologna, dorme a Modena, e va a ballare a Rimini come diceva Pier Vittorio Tondelli, e tutto ci sembra comunque la stessa città che si chiama Emilia Romagna. Siamo tante cose, tutte diverse e tutte insieme, per esempio siamo una regione nel cuore dell’Italia, quasi al centro dell’Italia, eppure siamo una regione di frontiera, siamo anche noi un trattino, una cerniera fra il nord e il sud, e se dal nord al sud vuoi andare e viceversa devi passare per forza da qui, dall’Emilia Romagna, e come tutti i posti di frontiera, qualcosa da ma qualcosa prende a chi passa, e soprattutto a chi resta, ad esempio a chi è venuto qui per studiare a lavorare oppure a divertirsi e poi ha decido di rimanerci tutta la vita… in questa terra che non è soltanto un luogo, un posto fisico dove stare, ma è soprattutto un modo di fare e vedere le cose. Perché ad esempio qui la terra prende forma e diventa vasi e piastrelle di ceramica, la campagna diventa prodotto, e anche la notte e il mare diventano divertimento, diventano industria, qui si va, veloci come le strade che attraversano la regione, così dritte che sembrano tirate con il righello. E si fa per avere certo, anche per essere, ma si fa soprattutto per stare, per stare meglio, gli asili, le biblioteche, gli ospedali, le macchine e le moto più belle del mondo. In nessun altro posto al mondo la gente parla così tanto a tavola di quello che mangia, lo racconta, ci litiga, l’aceto balsamico, il ripieno dei torellini, la cottura dei gnocchini fritti e della piadina e mica solo questo, sono più di 4000 le ricette depositate in emilia romagna; ecco la gente lo studia quello che mangia, perché ogni cosa, anche la più terrena, anche il cibo, anche il maiale diventa filosofia, ma non resta lassù per aria, poi la si mangia. se in tutti i posti del mondo i cervelli si incontrano e dialogano nei salotti, da noi invece lo si fa in cucina, perché siamo gente che parla, che discute, che litiga, gente che a stare zitta proprio non ci sa stare, allora ci mettiamo insieme per farci sentire, fondiamo associazioni, comitati, cooperative, consorzi, movimenti, per fare le cose insieme, spesso come un motore che batte a quattro tempi, con una testa che sogna cose fantastiche, però con le mani che davvero ci arrivano a fare quelle cose li, e quello che resta da fare va bene, diventa un altro sogno. A Volte ci riusciamo a volte no, perché tante cose spesso vogliono dire tante contraddizioni. Che spesso non si fondono per niente, al contrario non ci stanno proprio, però convivono sempre. Tante cose tutte diverse, tutte insieme, perché questa è una regione che per raccontarla un nome solo non basta. Ora ti ho raccontato quello che siamo, non credere di farmi o farci paura con due giri di mazurca facendo ballare la nostra terra, io questa terra l’amo e come mi ha detto una persona di Mirandola poche ore fa… questa è la mia casa e io non l’abbandonerò mai.

    [UPDATE di dare a Cesare quel che è di Cesare] Marco quota questo pezzo di Lucarelli, aggiungendoci qualcosa di suo. Il risultato, comunque, non cambia.

  • [In caso di emergenza] Gli appelli AVIS, come funzionano

    Se, in questi momenti difficili, decidiamo di fare la nostra piccola parte rilanciando notizie ed informazioni sui social network, verifichiamo attentamente l’attendibilità delle fonti. Una notizia errata può contribuire ad un aumento notevole della confusione. Un esempio pratico? La richiesta di sangue per l’AVIS, vista in rete una decina di minuti fa.

    RT @francirock: Serve sangue gruppo Zero Negativo #Avis #terremoto Modena. Per favore RT @Keniavirzi CONDIVIDETE!

    Non funziona così, e lo spiega Cirdan qui (io riassumo per comodità).

    […] Da dirigente Avis vi prego di non condividere e/o rilanciare l’appello finchè non ne siano esplicitate le fonti. Specie in Emilia Romagna ci sono tutti gli strumenti affinchè emergenze di carenza sangue vengano gestite dal Centro Regionale Sangue.
    Ne approfitto per spiegare brevemente come funziona il sistema. Il Centro Regionale Sangue (organo pubblico) registra le giacenze di sangue di ogni sistema trasfusionale provinciale, spostando sacche se ce ne fosse bisogno.
    Il sangue per uso clinico (quello che si usa nei PS) è una frazione piccolissima di tutto il sangue raccolto, dunque, in generale, per quella esigenza il sangue è sempre presente.
    Aggiungo poi che per diventare donatore di sangue ci sono tutta una serie di esami da verificare, sono ANNI che non si prende la gente per strada per farli donare. Siamo in Italia, non nel Terzo Mondo (almeno per questo).
    Concedo il beneficio del dubbio (per ora), ma in attesa di altri elementi, PER FAVORE NON DIFFONDETE QUESTI APPELLI. […]

    Confermato poi dall’AVIS Regionale Emilia-Romagna, su Facebook.

    Circolano in queste ore informazioni non corrette sulla necessità di sangue nel modenese e nelle altre zone colpite dal terremoto. Avis rende noto che il Sistema Regionale Sangue è perfettamente in grado di garantire le scorte di sangue e plasma necessari ad ogni provincia della regione. Si invitano i donatori di sangue periodici a non saltare l’appuntamento per non creare carenze nelle scorte ma attualmente la situazione è perfettamente sotto controllo. Chiediamo inoltre agli organi di stampa di contattarci per avere conferma dell’esattezza di notizie non diffuse dalla nostra pagina internet, facebook, twitter o dal nostro ufficio comunicazione al fine di evitare allarmi ingiustificati che possono ritardare le procedure di raccolta. Grazie per la collaborazione

    La verifica delle informazioni è un ottimo aiuto alla causa, verificare sempre prima di fare RT.

  • IBM, i MEMS e i terremoti

    Idea interessante, anche se i risultati andrebbero adeguatamente filtrati per evitare falsi positivi.

    Come descritto su IBM Press Room, la tecnica sfrutta le caratteristiche degli accelerometri eletromeccanici (MEMS) installati sugli hard disk dei computer per registrare le vibrazioni della terra dovute ad eventi sismici. I dati vengono raccolti da un software che può essere installato su tutti i computer che possiedono la tecnologia adeguata (ormai diffusissima) per poi venir inviati immediatamente ad un server remoto che, incrociando le informazioni ricevute dalle varie fonti, può fornire in tempo reale non solo la descrizione dell’evento (potenza, localizzazione, orario del sisma, …) ma addirittura fornire indicazioni precise sulla possibile evoluzione.

    [Fonte DownloadBlog]

  • Ansia nello stream

     
    IGNV
     

    La scossa di terremoto di ieri sera l’ho sentita molto bene, una oscillazione orizzontale forte. Per essere aggiornato su eventuali sciami sismici ho cominciato a seguire l’account INGV su Twitter e stamattina leggendo il mio home stream mi è venuta l’ansia. Quasi quasi lo defollowo, occhio non vede cuore non duole.